Non so se vi è mai capitato prima, ma spesso quando si vedono le foto delle culle dei neonati, in ospedale, si può notare la presenza di una farfalla viola attaccata al lato. E’ una cosa che si sta diffondendo molto nell’ulᴛι̇ɱo periodo. Ma a cosa serve? E cosa a rappresentare? E’ una doɱaпda che la maggior parte delle persone si pone e noi oggi abbι̇amo deciso di raccontarvi questa storia.
Milli Smith e il suo compagno Lewis Cann hanno scoperto di aspettare due gemelli. La loro era una gravidanza attesa da tempo, quindi erano felicissimi della notizia ricevuta. C’era solo un piccolo particolare che li buttava giù di morale. Non erano sorpresi di aspettare due gemelli, poiché nella famiglia di Milli c’erano già state gravidanze così, il problema era che, ogni volta, ne era nato soltanto uno. Era come una sorta di maledizione….
Nonostante questo brutto pensiero, otᴛι̇ɱisti cercarono di godersi la gravidanza, ma alla visita della dodicesima settiɱaпe di gravidanza, tutto divenne realtà. Il ginecologo li informò che una delle due bambine, quella per cui avevano scelto il nome Skye, non sarebbe sopravvissuta a causa di una condizione chiamata anencefalia.
Questa condizione non permette dal cervello di svilupparsi come, invece, dovrebbe. I bambini che ne sono affetti, di solito, non vivono molto a lungo al di fuori del grembo materno, solo qualche minuto…
Nonostante questa orribile notizia e, nonostante, tutti sapevano, Milli ha sempre cercato di godersi la sua gravidanza e ha preteso che tutti, intorno a lei, la trattassero in modo normale.
Il giorno del parto, i medici prepararono psicologicamente la futura mamma, le dissero che Skye sarebbe nata, non si sarebbe mossa e dopo pochi minuti avrebbe smesso di respirare e sarebbe morta. Ma questa piccola guerriera, ha spazzato via le loro previsioni, non solo è nata piangendo, è sopravvissuta fuori dal grembo materno per 3 ore. Si, è vero sono poche ma sono sempre di più di qualche minuto…
Alla fine questo angioletto è volato in cielo… Callie la sorellina, è stata tenuta per un po’ sotto controllo, al nido, insieme agli altri neonati:
“Nessuno degli altri genitori sapeva cosa fosse successo a Skye”, spiegò Milli. “Iniziarono a rivolgersi a me con dei dei commenti innocenti e secondo loro simpatici. Una mamma di due gemelli si rivolse a me, mentre i suoi bambini stavano piangendo, e disse: “Sei così fortunata che ne hai uno”. Quel commento mi ha lasciata pietrificata…. corsi fuori dalla stanza in lacrime e loro non capivano il perché. Non avevo il coraggio di dirgli cosa era successo, un semplice adesivo mi avrebbe evitato l’intera situazione. “
Milli found a way to inform others of a painful message, without having to utter those heartbreaking words. His idea, a simple purple butterfly, spread all over the world. Today we find one on the cradle of every newborn born without his little brother or sister. As you can imagine, this would prevent others from accidentally saying something insensitive or asking painful questions.
Some hospitals, such as Kingston Hospital in the UK, have decided to display a sign and use the purple butterfly for these situations. Before long they will be used all over the world. And that’s good, because the loss of a child is unbearable and we can’t even imagine what it feels like to be forced to hear the same questions over and over again, even if people don’t do it to hurt you.
Share friends, we inform as ɱaпy people as possible about the meaning of this purple butterfly.